“Aver coscritto e arruolato bambini sotto l’età di 15 anni e averli utilizzati per partecipare attivamente alle ostilità” è questa l’imputazione a carico di Thomas Lubanga, la prima persona mai arrestata in base a un mandato di cattura della Corte Internazionale di Giustizia.
Il comandante militare congolese si è macchiato, insieme ai ribelli suoi sottoposti, del reato di violazione sistematica dei diritti umani. Parliamo di massacri etnici, uccisioni, torture, stupri, mutilazioni e coscrizioni forzate di bambini soldato.
Tra i testimoni al processo Radhika Coomaraswamy, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per i bambini nei conflitti armati.
Nell’appello ai giudici la Rappresentante delle Nazioni Unite si è soffermata sull’interpretazione dei termini “coscrizione e arruolamento dei bambini” e sull’espressione “usare i bambini facendoli partecipare attivamente alle ostilità”.
In linea con il Protocollo Opzionale della Convenzione sui Diritti del Bambino Radhika Coomaraswamy ha dichiarato che non esiste alcuna distinzione tra coscrizione e arruolamento. “Nessun partito o gruppo è autorizzato a reclutare una persona di età inferiore ai 18 anni”.
Per “l’utilizzo dei bambini nella partecipazione attiva alle ostilità”, Coomaraswamy ha chiesto alla Corte di riflettere sul ruolo centrale giocato delle bambine soldato “Le bambine rivestono molteplici ruoli all’interno dei conflitti incluso il combattimento, il trasporto, lo scouting ma anche la schiavitù sessuale”.
La Seconda Guerra del Congo ha prodotto 5 milioni di vittime senza contare le sofferenze subite e mai rivelate. Tra Settembre 2002 e Agosto 2003, Thomas Lubanga ha reclutato, formato e usato centinaia di bambini per saccheggiare, violentare e uccidere.
Ma perché i bambini?
La scelta è frutto di un calcolo cinico. I bambini possono essere sfruttati senza compenso, sono fedeli, obbedienti e difficilmente propensi all’ammutinamento. Mostrano meno paura in battaglia, sono meno capaci di valutare i rischi e le conseguenze rispetto agli adulti. E se sono donne, possono essere facilmente sfruttate come serve domestiche e schiave sessuali.
In linea con i principi difesi da Radhika Coomaraswamy, Associazione e Fondazione Patrizio Paoletti sono da anni impegnate nella tutela dei diritti dell’infanzia.
I progetti di Scuole nel Mondo e le numerose attività di sensibilizzazione sociale sono improntate ai valori dell’educazione, dello sviluppo e della pace. Grazie ai centri educativi e agli aiuti di prima necessità proteggiamo l’infanzia di migliaia di bambini in diverse zone del Pianeta.
Ma possiamo e dobbiamo fare di più.
Ancora oggi nel mondo centinaia di migliaia di bambini sono arruolati in conflitti armati. A loro il futuro viene negato e così facendo il nostro viene meno. I bambini soldato di oggi sono gli adulti di domani, uomini e donne entrati in contatto con situazioni di forte violenza, resi schiavi del trauma subito. Saranno degli adulti in forte difficoltà, incapaci di aiutare il prossimo.
Qualunque sia l’esito finale per Thomas Lubanga, il messaggio che questo processo ci manda è fondamentale : L’arruolamento dei bambini soldato, anche in una guerra senza legge come quella in Congo, mette in serio pericolo la libertà e il futuro di tutti.
Per chiunque veda nei più piccoli una speranza per il Pianeta, questo processo legale ha un valore.
Costruiamo insieme un futuro di Pace.